Premessa
Realizzare i sogni più ambiziosi o ricercare il piacere e l’appagamento personale dei propri bisogni a tutti i costi e nonostante tutto quasi mai corrisponde al Benessere.
Sentirsi infelici, vuoti, anche dopo il raggiungimento di una meta importante o dopo un momento di piacere intenso porta a chiedersi: ma cos’è il Benessere?
Quasi cinquanta anni fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non solamente l’assenza di disagio o malattia”.
Per l’OMS il benessere psicologico, fisico e sociale consiste nel poter usare le proprie capacità emozionali e cognitive in risposta alle esigenze quotidiane della vita, nel creare e mantenere relazioni soddisfacenti con gli altri, nell’ adattamento in situazioni di difficoltà interne ed esterne.
In medicina, psicologia e sociologia esistono numerose ricerche sulla valutazione e misurazione del problema, della malattia e del disagio, ma poco sul benessere.
Nonostante le indicazioni dell’OMS, nella nostra società spesso si identifica un momento di benessere e d’armonia con l’assenza di malattia e disagio; possiamo considerare il benssere relativo ad uno stato di salute fisico e psichico o c’è altro?
C’è una mancanza di accordo nel concetto di benessere e si rimanda quindi a una molteplicità di definizioni.
Studi e ricerche nelle scienze sociali hanno lavorato molto sul concetto di benessere, rinviando a valutazioni personali e a criteri soggettivi della propria qualità di vita.
Carol Ryff, Una studiosa e docente di Psicologia nell’Università del Wisconsin, negli ultimi venti anni ha svolto ricerche sugli elementi che incrementano il benessere psicologico. Vediamoli insieme.
Benessere Psicologico
La Dott.ssa C. Ryff afferma che il benessere psicologico non si ritrova né con la ricerca del piacere e neppure nell’appagamento dei propri bisogni. La studiosa si rifà alla definizione di eudaimonia (etimologia”(eu=bene, daimon=spirito) di Aristotele.
Ricercare l’eudaimonia vuol dire per prima cosa conoscere se stessi, cioè saper accogliere le proprie fragilità e i propri limiti; per poi diventare ciò che si è, cioè consentire al proprio potenziale, inteso come risorse, creatività e progettualità, di emergere ed esprimersi.
Secondo il modello di Carol Ryff: Il benessere si presenta come un processo multidimensionale e dinamico che comprende vari e molteplici aspetti.
Partendo da questo modello, l’autrice ha sistematizzato un questionario autovalutativo (Psychological Well-Being, PWB) validato negli Stati Uniti e somministrato in Italia a pazienti con disturbi ansiosi e dell’umore. (Rivista di Psichiatria, 2003, 38, 3)
Il PWB è in grado di misurare le sei dimensioni del benessere proposte dall’Autrice:
- Autoaccettazione:
- Amare e aver cura dei propri limiti, e delle proprie fragilità.
- Relazioni positive con gli altri
- Qualità e stabilità delle relazioni di: amicizia, parentali e amorose.
- Autonomia:
- Autonomia di pensiero e di azione.
- Agire secondo i propri valori.
- Vivere la propria vita secondo i propri desideri e non secondo i desideri altrui.
- Controllo ambientale:
- Saper trarre opportunità da ciò che offre l’ambiente circostante.
- Scopo nella vita:
- Coscienza della direzione verso cui tendere la propria vita. Camminare nella realizzazione dei propri progetti più profondi in sintonia con i valori personali.
- Crescita personale:
- Predisposizione al cambiamento, alla conoscenza di sé e al miglioramento della propria qualità di vita. Atteggiamento positivo rispetto a nuove esperienze e a nuove relazioni.
Benessere psico-corporeo
“L’amore, il lavoro e la conoscenza sono la fonte della nostra vita. Dovrebbero anche governarla.”
Wilhelm Reich
Siamo esseri viventi. La vita inizia dal concepimento; dall’origine della vita siamo immersi in un Campo Bio-Enegetico.
Per Campo Bio-energetico intendiamo lo spazio -tempo dove un “oggetto” è influenzato dalla presenza di un’altro “oggetto” e dove quest’ultimo viene a sua volta influenzato dal primo. E’ uno spazio d’interazione dinamica ed energetica.
Il Campo può essere anche definito come lo spazio-tempo delle relazioni umane, dove la relazione tra persone è influenzata non solo dalle persone, ma anche e soprattutto dal campo che viene co-creato.
Il benessere psico-corporeo è quindi il percepirsi come un Campo Bio-Energetico: vivo, presente, aperto, fluido, pulsante e in armonia con se stesso e con l’altro/altri.
Psiche e corpo sono aspetti di una stessa unità funzionale: Psiche – Soma.
Pertanto per poter studiare il modo di funzionare psichico della persona dobbiamo studiarne sempre la sua unità e complessità psiche – soma.
Mi riferisco chiaramente a presupposti imprescindibili della psicoterapia corporea e al pensiero di Wilhelm Reich, allievo di S. Freud, padre della psicoterapia corporea, che cercò la corrispondenza corporea dei presupposti pulsionali della teoria Freudiana.
Egli partì da tre presupposti di base: il concetto di unità funzionale psiche-soma, di energia e di pulsazione che sottende ogni movimento, dal vivente fino al movimento cosmico delle galassie.
Nell’uomo il movimento e la circolazione energetica sono responsabili del suo funzionamento, del suo comportamento e della sua struttura corporea, quindi del suo essere-nel-mondo.
L’uomo, per Reich è un frammento di energia cosmica specialmente organizzata.
Sua figlia Eva Reich proseguì gli studi e la ricerca paterna. In “E. Reich, E. Zornanszky, La Bioenergetica dolce” (p.31,Ed. Tecniche Nuove, 2006), afferma:
”Le emozioni sono energia vitale che fluisce …..Quando proviamo un’emozione, nel nostro corpo si muove qualcosa. Un’emozione non è un’idea o un’immagine ma un evento energetico che si verifica nel nostro corpo. C’è qualcosa che scorre dentro di noi.
Quando siamo contenti ci espandiamo verso il mondo.
Quando abbiamo paura, ci ritiriamo in noi stessi. Quello che scorre nell’una e nell’altra direzione è la nostra energia vitale…..” .
Possiamo quindi tendere al benessere psico–corporeo, sapendo che questo non è il raggiungimento di una meta ma ad una profonda la percezione di sé. E’ il percepirsi fluidi; riconoscere le proprie emozioni, sentendole nel corpo, ed esprimerleuesto ci sostiene nel sentirci aperti e in connessione con il mondo.
La sensazione di benessere e di armonia si può perdere, ma sappiamo anche di poterla ritrovare. Nel momento che riusciamo a stabilire in noi stessi sensazioni di apertura e di fluidità, si stabilisce anche fiducia del nostro essere e del nostro sentire. Sappiamo che anche se oggi ci sentiamo confusi, chiusi e stanchi possiamo risentirci nuovamente in armonia, aperti e pieni di energia. Ciò che oggi è perso non è perso per sempre, la fiducia ci sostiene e ci acquieta anche nei momenti più difficili della nostra vita.
Percepire armonia e pace interiore, è una possibilità non è quindi il raggiungimento di una meta, di un obiettivo e uno stato di piacere intenso.
L’attraversamento del dolore, che fa parte della vita, ci dà a volte occasione per raggiungere il benessere possibile.
Eva Reich, ha lavorato e dedicato tutta la sua vita al benessere e alla prevenzione.
Eva sostiene come la costruzione del benessere inizi proprio dalle fasi primarie della vita, scrive: “La pace inizia dall’Utero”.
E’ proprio dall’origine della vita, dal concepimento che inizia l’esperienza dell’essere umano, ed è proprio dall’inizio della vita che si costruisce il benessere presente e futuro.
Avendo cura delle fasi primarie della vita possiamo dare nuove e ritrovate energie di benessere e serenità nelle future generazioni.
Rispetto al presente, non possiamo negare l’esperienza avuta e nemmeno cancellarla. Possiamo sicuramente iniziare a guardare avanti con più coscienza partendo da dove siamo e da come siamo, avendo cura di noi stessi nel presente e nel futuro, prendendo come obiettivo il benessere possibile.
Dai concetti di benessere psichico di C. Ryff, e di benessere psico-corporeo di W. Reich ed E. Reich emerge che il benessere è una decisione di ascolto profondo e di cura di se stessi. Con il tempo questa decisione presa si può trasformare in crescita e in un miglioramento della propria qualità di vita.
L’ascolto profondo e la cura di se stessi consentono contatto con se stessi nell’unità psico – corporea e il contatto con gli altri; una vita cioè nell’amore e nella tenerezza.
Bibliografia
www.salute.gov.it
AAVV, (2003), La validazione italiana delle Psychological Well-being Scales (PWB, Tratto da Rivista di psichiatria, 38, 3.
REICH, E., ZORNANSZKY E., (2006), Bioenergetica dolce, guida al massaggio del bambino, Tecniche Nuove, Milano.
REICH, W. (1927) Die Funktion des Orgasmus, Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Berlin, trad. It. (1969) La funzione dell’orgasmo, SugarCo, Milano.
REICH, W.(1983) Children of future age, Farrar, Straus & Giroux Inc., Forest Hill- N.Y. trad.it. (1994) Bambini del futuro, SugarCo, Milano.
Articolo a cura della
Dr.ssa Dott.ssa Francesca Zoppi
Psicologa Psicoterapeuta a Roma e Nettuno