Il benessere consiste nella percezione di soddisfazione, di serenità e di armonia che coinvolge la salute fisica, psichica, mentale e sociale dell’essere umano.
Il benessere non è da intendersi un traguardo definitivo da raggiungere, quanto piuttosto una percezione di equilibrio e di armonia dell’uomo con se stesso, con gli altri e con il mondo; sentirsi fiduciosi delle proprie risorse e capacità di saper star bene in molte occasioni della propria vita e soprattutto sentirsi capaci di rinnovare e ritrovare queste sensazioni piacevoli, quando vengono perse.
Per W. Reich, medico e psicoterapeuta della prima metà del 900, allievo di Freud, il benessere è l’autoregolazione naturale individuale e sociale. Il fine della prevenzione è di sostenere e di ripristinare la capacità di autoregolarsi.
Eva Reich scrive “Questo principio (l’autoregolazione) risale alla teoria reichiana del carattere autoregolato. In sintesi, per Reich, è quello di una persona che agisce mossa da una motivazione e da un sistema di ricompense interiori. E’ una persona piena d’interessi che lavora senza bisogno di coercizione interna e esterna…” (E. Reich, E. Zornànszky, 2006, Bioenergetica Dolce, Tecniche Nuove, Como, pag. 46).
Ciascuno ha la responsabilità e il diritto di raggiungere in ogni fase della propria vita il benessere possibile; la prevenzione è il fare e l’agire che sostiene questo processo.
La prevenzione può usare diversi strumenti in vari ambiti: sociale, familiare, di coppia e individuale. Come Istituto lavoriamo sia nella prevenzione sociale, proponendo corsi e formazioni nel comparto scuola, sia nella prevenzione individuale, di coppia e familiare.
Le nostre azioni sono particolarmente focalizzate nella Prevenzione Primaria, che si attua prima dell’insorgere della patologia e della malattia vera e propria.
Per primaria intendiamo anche il periodo riferito alle prime esperienze di contatto bio-emozionale tra genitori e figli.